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STORIE DAL BELGIO
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Rokia Traorè in carcere a Parigi, il tribunale l'accusa di aver sequestrato sua figlia
LA JUNK SCIENCE IN AZIONE......
Rokia ha denunciato il padre
della figlia per abusi sessuali sulla bambina. OVVIAMENTE SCATTA IL
PREGIUDIZIO SECONDO IL QUALE LA DENUNCIA SAREBBE FALSA E STRUMENTALE.
RISULTATO? ROKIA IN CARCERE E LA BAMBINA DAL PADRE !
"L'arresto all'aeroporto Charles De Gaulle per un mandato di cattura internazionale del Tribunale di Bruxelles scattato alla fine dell'anno. E' l'effetto della lunga causa di affidamento con l'ex compagno belga"La cantante del Mali Rokia Traorè è da martedì scorso in una cella della prigione parigina di Fleury-Mérogis. La polizia francese l'ha arrestata appena sbarcata all'aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle di Parigi in seguito al mandato d'arresto internazionale emesso alla fine dello scorso anno da una corte di giustizia belga. Da anni la cantante e l'ex compagno Jans Goosens si scontrano in una vertenza per la custodia della loro figlia. Secondo i giudici belgi la cantante è accusata di "rapimento e detenzione di ostaggio".
Il Tribunale ha affidato la custodia esclusiva della figlia al padre, una decisione contro la quale Rokia Traoré ha fatto appello. Martedì era partita da Bamako per recarsi proprio in Belgio, dove avrebbe partecipato all'udienza dinanzi alla Corte di Bruxelles. Il suo avvocato ha spiegato che la cantante si rifiuta di consegnare la figlia all'ex compagno, come richiesto dai giudici, perché è stata presentata contro quest'ultimo una denuncia per pedofilia.
Rokia Traorè, che ha vissuto in Mali con la figlia dal 2015, ha affidato la sua difesa a un comunicato stampa: "Fino a maggio 2019 ero sicura che la giustizia degli uomini nel nostro mondo servisse a mantenere un equilibrio indispensabile tra la nostra libertà e la nostra sicurezza. Ma con mio grande sgomento scopro che i nostri diritti non hanno lo stesso peso se siamo donne che lavorano o meno, neri o bianchi, e se siamo in Europa o in Africa". Nel comunicato la cantante ricorda di essere stata arrestata una prima volta lo scorso novembre in Senegal, dove si trovava per un concerto, e di non essere stata estradata solo per un vizio di forma. E poi arrestata di nuovo sempre a novembre a Parigi durante uno scalo per recarsi per lavoro al teatro Bolshoi di Mosca.
In Rete è già partita una petizione per la scarcerazione dell'artista maliana. "Mettere in prigione una madre che protegge sua figlia significa danneggiare in modo molto pesante la bambina e traumatizzarla", scrive Michelle su Twitter. "Finiamola con questo massacro psichico dei bambini che la società intera pagherà in futuro in termini di depressione, violenza e suicidi". E Boubacar aggiunge: "Rokia Traorè è una madre e l'ambasciatrice della musica maliana. Non è una criminale".
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