"Storia vera di ordinaria ingiustizia....oggi mi processano per aver curato mio figlio"
"Ciao Michela, ti rendo la mia testimonianza...
Oggi mi processano per aver curato le influenze e la varicella di mio figlio di 15 mesi.
Ad oggi 8 anni di udienze per averlo curato nei giorni che avrebbe dovuto uscire col padre, che non ha mai contributo ai fabbisogni stabiliti ne' diretti ne' indiretti.
Indovinate un Po? La parte offesa non sono io, non è il bambino... ma è lui !
Nonostante l' addebito della separazione per le violenze perpetrate e continue, 3 anni e mezzo di separazione giudiziaria con ctu e messe alla prova e, nonostante tutto, l' affido condiviso: cosi può continuare... e lo ha fatto !
Le violenze hanno provocato la fine del matrimonio, cosi ha deciso e sentenziato il tribunale civile: cio' nonostante per queste violenze non si è mai celebrato il processo penale, le denunce sono state archiviate, eppure avevo depositato le sue ammissioni registrate, i test ed i referti, i testimoni mai ascoltati.... prove su prove.
Ma ho una cicatrice sulla fronte che grida la verità ogni volta che mi specchio.
Viceversa si processa chi ha curato, chi ha cresciuto nonostante tutto col sorriso e le lacrime in gola, lavorando ogni giorno onestamente, chi ha denunciato col coraggio che chiedete... ed ora sono accusata per averlo fatto, ma quello è un altro processo. Un'altra sede giuridica.
Economicamente poi è un massacro, spese legali non piu' quantificabili !
Si chiede alle donne di denunciare, di esporsi... ma chi denuncia lo scempio che avviene dopo che le donne con coraggio denunciano ?
Chi protegge l' ignara donna che lo conoscera'?
Perche' capita pure questo: la prima è salva per miracolo, la seconda ce la fara'?
Apparentemente sono perfetti, brillanti ! Nessuna donna si esporrebbe tanto se non fosse vero.
Eppure non c'è bisogno di credere alle parole, ci sono le prove... ma niente, non contano... non si farà nanche il processo per le violenze commesse.
Ma come parte lesa si, potrà sedersi in aula e mentire spudoratamente, ancora e ancora.
È il vostro momento cari addetti ai lavori... è il momento dei fatti e non delle frasi fatte.
Prendete voi coraggio e denunce, archiviazioni alle mani, denunciate le morti post denunce, lo scempio, fino a cambiare le leggi .....e vedrete che le donne il coraggio lo trovano!!"