"Quel giorno in cui sfondarono la porta e il mio bambino gridava "mamma mi rubano!"...
dal web
In questi terribili giorni, dove il bimbo di Laura Massaro é in pericolo, mi sembra di rivivere l'incubo che affrontai io nel 2012.
Ricordo ancora quella mattina del 31 maggio, era una tiepida giornata primaverile, io e i miei genitori anziani e stanchi di tutta la situazione, ci rifugiammo in un piccolo paesino di poche anime, convinti di essere al sicuro ed invece contro questo sistema marcio nessuno é al sicuro.
Arrivarono dinanzi la mia porta 3 pattuglie di Carabinieri, un '
ambulanza e 3 assistenti sociali, un medico e 4 vigili urbani...tutto ciò
per prelevare in modo coatto un bimbo di 5 anni.
Non volevamo aprire, ma il giudice ordinò l'abbattimento di qualsiasi ostacolo, così sfondarono la porta e in quel momento il mio incubo diventò realtà...
Dall'emissione del decreto erano trascorsi 7 mesi.
In quel tempo, grazie anche all'aiuto
di un maresciallo di buona coscienza (perché per fortuna qualche mela
buona ancora c'è) riuscii a non far portar via la mia creatura, ma quel
31 maggio mi braccarono con la forza,sia me sia i miei genitori.
Non ci fu nulla da fare...dal dolore caddi a terra e in lontananza sentivo solo il mio bambino gridare "aiutooo mammina, mi rubano".
Come fai a dimenticare una violenza simile?
Soprattutto se questa violenza l'ha inflitta uno Stato che doveva tutelarti.
Ecco questo è il racconto di quel maledetto giorno, del quale io e mio figlio portiamo ancora i segni.
Alla fine sono riuscita a vincere la mia guerra, ma nessuno potrà mai cancellare quegli attimi concisi di paura ma anche rabbia.
Si RABBIA per non essere riuscita a proteggere e salvare mio figlio.
Sono vicino a Laura e a tante altre mamme nella stessa situazione, o forse anche peggio, vedi Ginevra Pantasilea Amerighi.
Perche' credetemi, siamo più di
quante si possa immaginare.
Ma ce la faremo...due donne che complottano, fanno paura anche al diavolo, qui siamo più di due...quindi iniziate a tremare.
#siamotutteLaura."