"Dove sono finiti quei Giudici?!"

20.02.2020

" Sai io ho ricordi di bambina, ricordi fatti di dolori, ansie e speranze!
Una famiglia apparentemente normale, con un padre, una madre ed io!
Un padre sempre più assente ma che quando era presente passava dall'adorazione al massacrarmi di botte!

Una madre che ha sempre cercato di difendere e salvare quel poco che oramai era diventato un miraggio!

Ed io, piccola, che come sentivo la macchina parcheggiare correvo incontro ad un padre, a mio padre, con la paura che potessi prendere due schiaffi senza motivo e con la speranza che mi stringesse tra le sue braccia!

Poi arrivò, inesorabilmente, la separazione perché non c'era più nulla da salvare, se non me e mio fratello in fasce!

Lunghi mesi di sofferenza, perché anche se vedevo e sapevo quello che stavamo vivendo, io da bambina adoravo quel padre un po' mattacchione che mi lanciava in aria per farmi ridere e mi lanciava a terra per farmi male...
Passano i mesi e una donna ogni tanto passava a trovarci. Mille domande su cosa facessi, cosa mangiassi, come stavo, come andava la scuola.
Finché un giorno questa donna disse che non avendo mia madre un lavoro e quindi non potendo materialmente mantenerci, lei aveva fatto richiesta al giudice per affidarci a mio padre, economicamente stabile!

Incredula, felice e spaventata allo stesso tempo, mi venne un flash: mio fratello!!
Quel bambino dai capelli dorati, piccolo, tenero, che sembrava un angelo tanto era bello, non poteva vivere quello che ho vissuto io... No... assolutamente no!
Presi dei soldi di nascosto al nonno, un borsone con le cose per il bambino e qualche tozzo di pane per me e in un momento di distrazione generale, scappai via con mio fratello!

Rimasi nascosta per giorni, ma il latte stava finendo ed è proprio in quell'uscita d'emergenza che i carabinieri mi trovarono.
Fui portata in caserma con mio fratello e furono avvisati i miei genitori, l'assistente sociale e il giudice...No...Il Giudice!!

Arrivò un uomo all'incirca sulla sessantina, vestito normalmente che con una busta di caramelle in mano, voleva parlare con me... Non dimenticherò mai quell'uomo... Dolce, rassicurante, speciale... Il mio Giudice, colui che voleva sapere, capire il perché della mia fuga, colui che mi fece tornare il sorriso, la speranza... Decise di lasciarci con mia madre e obbligò l'assistente sociale a trovarle un lavoro!!"

Dove sono finiti quei Giudici?!

Dov'è il bene primario del minore!?

perché i bambini vengono messi in mano ad assistenti sociali e psicologi inesperti!?

Io da figlia, dico BASTA! I bambini sono esseri pensanti,con sentimenti... ASCOLTATELI!!   K."

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