COSA FANNO LE ISTITUZIONI?
La Corte Edu di Strasburgo condanna piu' volte l'Italia per la mancata protezione a donne e minori vittime di violenza domestica e abusi.
Nel 2017 il caso Talpis, poi seguiranno il caso De Giorgi e Landi per la uccisione del piccolo Michele.
La CEDU dovra' presto pronunciarsi sull'operato dei tribunali romeni nel seguente caso
https://hudoc.echr.coe.int/eng?i=001-197184
La Nuova Zelanda emette sentenza a favore della mamma protettiva fuggita dall'Australia per salvare sé ed il proprio figlio minore: non è sottrazione di minore e dunque il bambino rimarrà con la madre!
https://www.rnz.co.nz/.../court-of-appeal-rules-in-favour-of-...
Non ha colpa la madre se i figli non vogliono vedere il padre
Tuttavia nel 2022 verra' condannata definitivamente dalla Cassazione un'altra madre per sottrazione di minore.
Nello stesso periodo la Commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio e la Commissione parlamentare di inchiesta su Case famiglia e affido minori pubblicano dei Report in cui denunciano la sistenatica negazione della violenza subita da donne e minori e la discriminazione a loro danno agita.
A Gennaio 2020 Il Grevio condanna l'Italia per la mancata protezione delle vittime di violenza domestica attraverso l'applicazione della strategia/teoria della alienazione nei tribunali nei casi di affidamento dei minori.
https://rm.coe.int/grevio-report-italy-first-baseline-evaluation/168099724e
Stessa condanna espressa anche per i Paesi Bassi https://www.coe.int/en/web/portal/-/violence-against-women-and-domestic-violence-in-the-netherlands-a-stronger-gender-perspective-is-needed
v. interventi del Grevio su Italia
https://hudoc.grevio.coe.int/eng#{%22GREVIOState%22:[%22ITA%22],%22sort%22:[%22GREVIODocumentID%20Ascending,GREVIOPublicationDate%20Descending%22]}
Innumerevoli si rincorrono le interrogazioni parlamentari su molti casi di allontanamento dei minori da madri protettive.
Presentazione Interrogazioni parlamentari sui casi di Veronica Di Martino e di "Anna e Sara" da parte dell'On. Giannone
v. 20 dicembre 2019 - Conferenza Stampa "Se solo mi ascoltaste"
Minori non ascoltati nei tribunali, la denuncia sul sistema affidi della Onorevole Giannone
https://www.dire.it/20-12-2019/404915-minori-non-ascoltati-nei-tribunali-la-denuncia-sul-sistema-affidi/?fbclid=IwAR3WHPqeyWpQvwnJP8OjAjcuEo4mhMJG9OVxNGyQNQtwxWvZtiOE0gWz4Ug
5 dicembre 2019 - L'Onorevole Veronica Giannone presenta interpellanza parlamentare per il caso di un'altra madre, Sabina, accusata di essere alienante ed a cui hanno portato via il figlio
"Venerdì ho depositato un'altra interrogazione al Ministro della Giustizia che lo mette al corrente di un altro caso di allontanamento di minore dalla madre, sempre e solo sulla base di una CTU che l'accusa di alienazione parentale.
Sabina, una mamma di Venezia, vede suo figlio in uno spazio protetto, una volta a settimana per un'ora, in una saletta del comune con sbarre alle finestre e con due operatrici a 50 centimetri, come fosse una criminale, senza aver commesso alcun reato, se non "l'errore" di denunciare le violenze subite dal suo ex, addirittura in gravidanza.
Questo è lo Stato in cui viviamo, lo Stato che dovrebbe tutelare il bene dei minori ed invece li allontana senza un motivo reale da chi amano." dice l'On. Giannone
https://www.facebook.com/VeronicaGiannonePoliticaItaliana/videos/376593649817924/
https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4%2F04261&ramo=CAMERA&leg=18&fbclid=IwAR1evGf9DXkKTNYlnU1itztPLviweTxBjqzLzEIv4oSPnEez88KI_kyaZhg
5
dicembre 2019 - Interrogazione parlamentare dell'On. Giannone per "Lucia" privata del
figlio nel 2017 "dopo la separazione col marito si è occupata del figlio
per 10 anni, poi
le è stato tolto. E da quest'anno è affidato in via esclusiva al
padre".
1 dicembre 2019 - L'Onorevole Mara Carfagna presenta una interpellanza parlamentare sul caso di Ginevra Pantasilea Amerighi
novembre 2019 - Intervista all'Onorevole Veronica Giannone che afferma
rivediamo la formazione dei CTU... video registriamo gli incontri....
"Dietro 'Pas' ci sono donne che hanno denunciato la violenza"
https://www.dire.it/11-11-2019/389356-video-giannone-dietro-pas-ci-sono-donne-che-hanno-denunciato-la-violenza/?fbclid=IwAR2CDOoR0raVA02wo36av3Wrkeu-mFi37SRmIKfhPlN-8Pt3OuL0MxjxmPk
13. nov. 2019 Approvate alla Camera tre Mozioni su affidamento minori.
L'Assemblea della Camera ha approvato ieri tre mozioni "concernenti
iniziative di competenza in materia di affidamento di minori, anche alla
luce delle vicende che hanno coinvolto la rete dei servizi sociali
della Val d'Enza". Nello specifico l'aula ha approvato "la mozione Fiorini (Fi) ed altri n. 1-00281, come riformulata, e la mozione Giannone (Gruppo Misto) ed altri n. 1-00283,
come riformulata, ad eccezione del 9° capoverso del dispositivo, che ha
respinto con distinta votazione ed ha approvato infine con distinte
votazioni il dispositivo e la premessa della mozione Rizzo Nervo (Pd),
Bologna, De Filippo, Rostan (Leu) ed altri n. 1-00284, come riformulata".
Sono state respinte invece le mozioni Locatelli (Lega) e quella di Meloni (Fdi).
v. in https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=78707&fbclid=IwAR0QD0IvyWgy-ZsxMYW9Afh9OwKaSe7TOIfWj9pQ1t8Z2ev1xjdXE8Bx1bcdicembre 2019 Bocciata la mozione dell'On. Giannone che richiedeva videoregistrazioni negli incontri tra minori e assistenti sociali, tutori e genitori !
https://www.facebook.com/VeronicaGiannonePoliticaItaliana/videos/496276784319037/
Il 30 0ttobre 2019
la Senatrice Valente ed altre firmatarie, presentano un Atto di
Sindacato Ispettivo n.4 - 02405, con il quale viene richiesto al
Ministro della Giustizia
se il Ministro in indirizzo ritenga utile predisporre una specifica forma di monitoraggio da parte dell'Autorità sanitaria affinché tale costrutto ascientifico (PAS o AP) non venga utilizzato dagli operatori sanitari, né dai consulenti forensi con la qualifica di medici e psicologi;
se intenda promuovere iniziative volte a monitorare l'applicazione di trattamenti sanitari giustificati, esplicitamente o meno, da PAS/AP, nonché a valutare quanto casi di questo genere confliggano con la corretta applicazione della legge n. 833 del 1978 sul trattamento sanitario obbligatorio;
se consideri opportuna l'istituzione presso il Ministero di una commissione ad hoc che si faccia carico, oltre che delle azioni indicate, anche di valutare sia gli esiti di provvedimenti basati su diagnosi e trattamenti sanitari inappropriati, sia l'impatto sulla salute dei bambini coinvolti nelle misure già attuate, valutando anche caso per caso, là dove ve ne sia necessità, tale impatto;
se intenda predisporre, in accordo con il Ministro della giustizia, misure che regolino la gestione dell'intervento sanitario in ambito forense.
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1125214&fbclid=IwAR0WrFCmuAFAv12Ie5m4g83JFtGX_i0cCOEiQtZ4RZYQQLNzF3jgDdRsLkY
12 ottobre 2019 - Ed ecco un'altra occasione mancata... proprio nei giorni in cui Laura, Ginevra e Giada, nonche' i loro figli, gridano aiuto e denunciano la discriminazione e la gravissima violenza subita nei tribunali italiani, accusate di Alienazione Parentale e private dei loro figli !
L'11 ottobre 2019 e' stata presentata una relazione all'ONU , circa la violenza e la discriminazione sulle donne nel nostro Paese, nonche' lo stato dell'arte su iniziative e progetti, nonche' raccomandazioni, in vista dell'esame a cui l'Italia sara' sottoposta il 4 novembre 2019 circa lo status quo della nostra nazione riguardo la lotta contro la discriminazione di genere.
La relazione tuttavia non definisce esplicitamente l'uso della
Alienazione Parentale nei tribunali come "legal harassment",
ossia come una teoria assolutamente infondata dal punto di vista
scientifico, utilizzata come diabolica e violentissima strategia
processuale finalizzata a discriminare le
donne (e i loro bambini) agendo su di loro violenza nei tribunali. Una
pseudoteoria accettata da molti Giudici, da Avvocati e CTU, che non
solo sminuiscono le testimonianze di madri e figli, ma determinano
un'inversione pregiudizievole dell'onere probatorio e una
ridefinizione dell'affido dei minori proprio al genitore (per lo piu' il
padre) pur denunciato e spesso rinviato a giudizio o addirittura
condannato per maltrattamenti.
La relazione, redatta da varie associazioni che si occupano di violenza sulle donne, a nostro parere cita la Alienazione Parentale in modo erroneo, troppo sintetico e fin troppo marginale: nella relazione infatti viene ancora definita con il termine Sindrome da Alienazione Parentale (roba che manco i sostenitori della Parental Alienation fanno piu' da anni!), essa non e' evidenziata tra le piu' gravi criticita' del nostro Paese e delle nostre istituzioni, ne' viene messa in luce la formazione capillare condotta anche nelle Universita' italiane e presso gli Ordini forensi a favore della Alienazione Parentale. Limitandosi la relazione, in meno di una riga, solo a scoraggiare l'uso della Sindrome Alienazione Parentale (PAS).
Ma cio' basta?
BISOGNA DIRLO che la Parental Alienation (diversamente chiamata anche come "manipolazioni psicologiche") e' un gravissimo legal harassment verso le donne!
VI SONO DECINE DI STUDI INTERNAZIONALI A CONFERMARLO, MENTRE IN iTALIA E' ORMAI ACCETTATA DA TROPPI E CONOSCIUTA NONCHE' CRITICATA REALMENTE DA POCHI !
BISOGNA
DIRLO CHE GLI STESSI MASTER ED I CORSI UNIVERSITARI ITALIANI SONO
SPESSO PRESIDIATI DAI SOSTENITORI DELLA ALIENAZIONE PARENTALE, ORMAI
SDOGANATA NEL NOSTRO PAESE E UTILIZZATA INCOSCIENTEMENTE NEI TRIBUNALI,
SENZA ALCUNA PERCEZIONE DELLA VIOLENZA FATTA SUBIRE A MADRI E MINORI.
Ancora
una volta lamentiamo una mentalita' patriarcale condizionante che ci
impedisce di comprendere la gravita' di cio' che sta accadendo alle
madri italiane: un furto di identita' e di maternita' legalizzato!
...............................
15 ottobre 2019 - Conferenza Stampa congiunta dell'Onorevole Giannone, la Senatrice Valente, Boldrini, le Onorevoli Annibali e Ascari, sulla richiesta di mettere al bando dai tribunali l' alienazione parentale.
Deputate contro l'alienazione parentale.
"La Alienazione Genitoriale va messa al bando!"
Il 17 ottobre nella Sala Stampa della Camera, e' stato dato avvio alla battaglia politica contro l'uso della junk science
(scienza spazzatura) Alienazione Genitoriale (Parental Alienation) e
l'abuso della L. 54/2006, cosi come chiesto da anni da centinaia di
donne italiane e da associazioni che si occupano di combattere la
violenza sulle madri e minori.
Alla conferenza Stampa congiunta, fortemente voluta dalla Onorevole Veronica Giannone, erano presenti anche l'Onorevole Laura Boldrini, l'On. Valeria Valente, l'On.Stefania Ascari e l' On.Lucia Annibali. A cui si e' aggiunta la voce della Senatrice Fedeli e dell'Onorevole Castagna.
Maison Antigone e altre associazioni storiche presenti alla Conferenza Stampa.
v. articolo in https://alleyoop.ilsole24ore.com/2019/10/17/deputate-alienazione/?fbclid=IwAR1zD9TjbAGMopghnhPXbP8IPZeeqYdkQrhAh65KZdaqOWk26A4F5JNxY2Q
l'Onorevole Veronica Giannone (Gruppo Misto) presenta una interpellanza parlamentare sui casi di Alienazione parentale, partendo dal caso di Laura Massaro ( v. in https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=2%2F00503&ramo=CAMERA&leg=18&fbclid=IwAR2d-iiS4KQa_0nM0K6oNv7KPpc60dq2fds4rUT6y0olQp5tU6H2TzXYtuM e v. https://www.facebook.com/VeronicaGiannoneM5S/videos/1428243684004690/UzpfSTEwMDAxMTA1NjM1OTYwOTo5MDU5MjE2NjY0NTMwMzc/ )
v. video interpellanza in https://www.facebook.com/watch/?v=2348562115260961
Una risposta del tutto insufficiente e parziale, cosi da risultare gravemente incoerente https://www.facebook.com/VeronicaGiannoneM5S/videos/1428243684004690/UzpfSTEwMDAwNjc1MzQyNTY4ODoyNjI2MDI2NDIwOTY1Nzgw/?fref=search&__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARA8PvvOCeL2SFWF6PWLjVs-gmfKsSmMd1L2JXNrvKAP1toFDU7CCpF5fGb6pf15EeSvwp3l2U5ry0Ku
ONU - UE
L'8 novembre 2019 l'ONU , dopo aver analizzato il 4 novembre a Ginevra le relazioni presentate dagli organismi e dalle associazioni italiane, ha indirizzato all'Italia una serie di raccomandazioni finalizzate alla lotta contro la violenza contro le donne. Il Canada ha sollecitato una maggior protezione anche in ambito processuale civile. https://giornaliste.org/2019/11/04/diritti-umani-e-diritti-delle-donne-lonu-mette-sotto-esame-litalia/?fbclid=IwAR00z4UL1HTxhe4_Mzs1HgFyxgUh3XPATskOBPIbJrRN0mG3L8tI2J6QJDM
Maggio 2019
Le rappresentanti dei più importanti organismi internazionali che si occupano di violenza contro le donne sia a livello delle Nazioni Unite che a livello regionale in Europa, Africa e America Latina, pubblicano una importante dichiarazione in cui esprimono grande preoccupazione per "schemi ricorrenti che ignorano la violenza del partner nella determinazione dei diritti di custodia dei figli, presenti in varie giurisdizioni a livello mondiale".
Nella Dichiarazione si denuncia come "tali schemi rivelano una discriminazione di genere di fondo e stereotipi nocivi per le donne".Le firmatarie della Dichiarazione - Dubravka Šimonovic, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla Violenza contro le Donne, le sue cause e conseguenze, Hilary Gbedemah, Presidente della CEDAW, Commissione ONU sull'eliminazione della discriminazione contro le donne, Ivana Radačić, Presidente del Gruppo di Lavoro dell'ONU sulla Discriminazione contro le Donne nella Legislazione e nella Pratica, Feride Acar, Presidente del GREVIO, il Gruppo di esperte sulla violenza contro le donne del Consiglio d'Europa, Margarette May Macaulay, Relatrice sui Diritti delle donne nella Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani, Lucy Asuagbor, Relatrice Speciale sui diritti delle donne in Africa, Sylvia Mesa, Presidente del MESECVI, la Convenzione mesoamericana per prevenire, sanzionare e sradicare la violenza contro le donne - concludono la Dichiarazione con l'appello, rivolto a chi amministra la giustizia, a "considerare la violenza contro le donne nella determinazione dei diritti di custodia e di visita dei figli, in tutti i casi relativi alla custodia", orientando le loro sentenze "al rispetto dei diritti umani di donne e bambini/e alla vita e all'integrità fisica, sessuale e psicologica", rispettando le disposizioni vincolanti della Convenzione di Istanbul, e tenendo conto del "principio del superiore interesse del minore".
https://www.ohchr.org/Documents/Issues/Women/SR/StatementVAW_Custody.pdf
31 maii 2019 Dubravka Šimonovic(Special Rapporteur on violence against women,its causes and consequences;Hilary Gbedemah Chair person of the UN Committee on the Elimination of Discrimination against Women)Ivana Radačić (Chair of the UN Working Group on the issue of discrimination against women in law and in practice;Feride Acar,President of the Group of Experts on Action against Violence against Women and Domestic Violence of the Council of Europe) Margarette May Macaulay (Rapporteur on the Rights of Women of the IACHR) Lucy Asuagbor (Special Rapporteur on Rights of Women in Africa and Sylvia Mesa,President of the Committee of Experts of the Follow-up Mechanism to the Belémdo Pará Convention) published a similar official complaint document : "The experts further discouraged the abuse of the "Parental Alienation" and of similar concepts and terms invoked to deny child custody to the mother and grant it to a father accused of domestic violence in a manner that totally disregards the possible risks for the child. In this regard,the Committee of Experts of the Follow-up Mechanism to the Belemdo ParaConvention(MESECVI),in the 2014 Declarationon Violence against Women,Girls and Adolescents and their Sexual and Reproductive Rights,recommends to explicitly prohibit,during the investigations to determine the existence of violence,"evidence based on the discrediting testimony on the basis of alleged Parental Alienation Syndrome". The experts also expressed concern for the recent inclusion of "parental alienation" as an index term in the new WHO International Classification of Diseases (ICD-11) as a"Caregiver-child relationship problem" that could be misused if applied without taking into consideration above-mentioned international standards that require that incidents of violence against women are taken into account and that the exercise of any visitation or custody rights does not jeopardize the rights and safety of the victim or children. Accusations of parental alienation by abusive fathers against mothers must be considered as a continuation of power and control by state agencies and actors,including those deciding on child custody."(Intimate partner violence against women is an essential factor in the determination of child custody,say women'srights experts, Dubravka Šimonovic,Hilary Gbedemah,Ivana Radačić, Feride Acar,Margarette May Macaulay,Lucy Asuagbor, Sylvia Mesa.
Here is a link to the UN women's statement:https://www.ohchr.org/Documents/Issues/Women/SR/StatementVAW_Custody.pdf
The CEDAW General Recommendation No.35(2017) on gender-based violence against women,up dating general recommendation No.19,affirms that "perpetrators or alleged perpetrators'rights or claims during and after judicial proceedings,including with respect to property, privacy,child custody,access,contact and visitation,should be determined in the ligh to f women's and children's human rights to life and physical,sexual and psychological integrity,and guided by the principle of the best interests of the child.
In Australia nel 2019 la Senatrice Pauline Hanson e la conservatrice parlamentare Kevin Andrews promuovono una Commissione di inchiesta per esaminare i casi processuali di affido dei minori in cui sia stata accusata la Alienazione Parentale o, comunque, sia stata invocata l'inversione dell'affido dei minori sostenendo manipolazioni psicologiche del minore.
https://www.aph.gov.au/Parliamentary_Business/Committees/Joint/Family_Law_System
Gia' precedenti studi del 2017 e 2019 avevano evidenziato gravi crtiticita' nel sistema giudiziale australiano e degli affidi dei minori in casi di violenza domestica e abusi sessuali dei bambini.
'It is negligent, even reckless for a judge, attorney, guardian,
counselor or other professional to cite or otherwise mischaracterize
this or any APSAC document or publication on psychological maltreatment
as endorsing or even lending credence to a diagnosis or finding of
"parental alienation" APSAC, see in
https://docs.wixstatic.com/ugd/4700a8_dd15383209254acf95406fc6ad72881e.pdf
https://docs.wixstatic.com/ugd/4700a8_dd15383209254acf95406fc6ad72881e.pdf
ONU, OAS, CEDAW, APA, NCJFCJ e molte istituzioni rispettate in tutto il mondo hanno allarmato contro la teoria della Alienazione Parentale.
v. in
https://www.endvawnow.org/en/articles/424-inadmissibility-of-parental-alienation-syndrome.html
https://www2.ohchr.org/english/bodies/cedaw/docs/co/CEDAW-C-ITA-CO-6.pdf
https://www.oas.org/es/mesecvi/docs/CEVI11-Declaration-EN.pdf
https://www.apa.org/news/press/releases/2008/01/pas-syndrome
https://vawnet.org/material/parental-alienation-syndrome-and-parental-alienation-research-review
https://nomas.org/parental-alienation-syndrome-hoax-hurts-children/
https://revista.esmesc.org.br/re/article/view/97/84
https://www.youtube.com/watch?v=VUay_OS1YZ0
APA - American Academy of Psychiatry and the Law - nel 2012 rilevo' che THE PSEUDO THEORY OF PARENTAL ALIENATION IS AN ECONOMIC AFFAIR !
".....Economics of PAS
As with any heated controversy, one must examine the possible financial motivations that may influence the positions of those engaged in debate. Unfortunately, to get a good sense of PAS's support, one has only to follow the money trail. Litigation stemming from the dissolution of marriage is estimated to be a $28 billion industry.16.... Adding any further complexity to the problems involved in child custody only serves to compound the financial burden borne by the affected families. A formal diagnosis of PAS, with the obligatory dueling experts testifying at a custody hearing, can become a prime source of fee generation for everyone but the divorcing family.
The Associated Press article cited above went on to speak about how the diagnosis of PAS might garner more business for those involved in the evaluation of child custody. The article highlighted the view of Elizabeth Kates, an attorney who litigates child custody cases. "It's monetary," Kates said. "These psychologists and therapists make huge money doing the evaluations and therapies." As Kates suggested, additional assessments would be a financial boon to evaluators who already oversee a complicated process with multiple variables that affect cost. In 2001, psychologist Dr. Ira Turkat wrote an article in which he, too, shed light on the economics of child custody evaluations: "Custody evaluations can be pricey.... In 2003, the Florida Court of Appeal noted that one psychologist charged $20,000-an amount equal to the parties' entire net worth, and questioned how it could be in a child's best interest for the family's resources to be depleted by fees of this magnitude [Ref. 17, p 8]." To a business-minded, professional child custody evaluator, the adoption of PAS or PAD as a bona fide psychiatric diagnosis in DSM-5 represents a potential windfall opportunity to increase fee revenue. There would almost certainly be more interviewing and testing required by both parents seeking the services of independent experts to testify to the existence of PAS in their children. It does not take much prognostication to see how inserting PAS into a custody situation may serve to further escalate an already tense situation, adding billable preparation time for lawyers and psychiatrists, while lowering the likelihood of an amicable settlement without a full hearing or trial."
"Since Gardner's death, others have taken up thecrusade to crown his creation of PAS with acceptancein DSM-5. For example, the book,Parental Alien-ation,DSM-V,and ICD-11 (W. Bernet, Parental Alienation, DSM-V and ICD-11. Springfield,IL: Charles C Thomas Publisher, Ltd., 2010 ) was published in 2010, claiming to have dozens of professional-levelcontributors. The book contains the aptly namedchapter, "Twenty Reasons Why Parental AlienationShould Be a Diagnosis," in which the author soughtto address the frequently criticized lack of quantifi-able, empirical research support for PAS as a psychi-atric diagnosis. In the chapter, the author cited two recent studies on the interrater reliability of making he diagnosis of PAS. Both studies made use ofwritten clinical vignettes, asking mental health eval-uators to read them and determine whether PAS wasor was not present. Based on these two studies, theauthor of "Twenty Reasons" concluded that PAShas achieved interrater reliability. We disagree.First, only one of these studies was published in apeer-reviewed journal. Second, both studies reliedexclusively on written vignettes, with neither studybroadening the scope of evaluation to include videos,live patients, or even actors. Third, a combined totalof only 45 evaluators actually returned the surveys ofthe more than 350 that were sent out. Of those sur-veys that were returned, only 34 were considereduseable. In our view, labeling PAS a viable diagnosisbased on these limited studies with minimal statisti-cal sway is misguided.Many scholars of medicine, psychology, and thelaw have examined the literature regarding PAS. Inshort, they have consistently encountered a lack ofempirical studies published in peer-reviewed jour-nals. Studies of PAS typically exhibit a low number of study participants, causing us to question how some have cited these studies as proof that PAS (or PAD) should be a diagnosis in DSM-5."
Timothy M. Houchin, MD, John Ranseen, PhD, Phillip A. K. Hash, DO, PhD, andDaniel J. Bartnicki, JD, The Parental Alienation DebateBelongs in the Courtroom, Notin DSM-5, in
Journal of the American Academy of Psychiatry and the Law, January 2012, 40 (1) 127-131
see in https://jaapl.org/content/40/1/127.full
2015 AMERICAN BAR ASSOCIATION https://www.americanbar.org/groups/judicial/publications/judges_journal/2015/summer
Una mamma romena vittima di violenze domestiche agite su lei e sui figli minori dal padre italiano scappa e si rifugia in Romania. Il padre ottiene ordini di restituzione dei minori, ma la mamma appella alla CEDU...CHE LE DA RAGIONE!
Segnaliamo la sentenza CEDU sez. IV O.C.I. ed altri c. Romania (ric. 49450/17).(v. in
https://hudoc.echr.coe.int/eng#{%22itemid%22:[%22001-193069
https://www.familylaw.co.uk/news_and_comment/oci-and-others-v-romania-(application-no.-49450-17)
https://www.incadat.com/en/case/1435
la CEDU ribadisce che la restituzione dei minori «non può essere ordinata in maniera meccanica od automatica», ma deve essere valutata caso per caso, alla luce di vari fattori e soprattutto delle eccezioni previste dagli artt. 12, 13 e 20 Convenzione dell'Aja, volte a tutelare il benessere psico-fisico del minore, ritenuto interesse supremo e preminente sugli altri confliggenti (Anghel c.Italia del 25/6/13), non solo dalla prassi della CEDU ma anche da quella della CGUE (D.M.D c. Romania ed EU:C:2016:819 - relativa all'esegesi dell'art.15 Bruxelles II bis - nelle rassegne del 6/10/17 e 4/11/16). È lapalissiano che «se i tribunali nazionali accettassero qualsiasi forma di giustificazione di atti di maltrattamento, comprese le punizioni corporali», sarebbe irrimediabilmente lesa la dignità del minore snaturando la ratio di dette norme.
La prevenzione delle violenze domestiche. Ogni Stato deve, perciò, adottare leggi che puniscano questi abusi e «misure ragionevoli per evitare violenze di cui le autorità avevano od avrebbero dovuto avere conoscenza». Entrambi i Paesi hanno leggi che puniscono questi reati ed inoltre in Romania sono proibite le punizioni corporali nell'ambito familiare. In generale ogni Stato deve scoraggiare e proibire questi abusi «nella legge e nella pratica». «Il rischio di violenza domestica contro i bambini non può passare come un semplice inconveniente necessariamente legato all'esperienza del ritorno, ma riguarda una situazione che va al di là di ciò che un bambino potrebbe ragionevolmente sopportare». In breve ogni volta che un minore corre un grave rischio, anche potenziale, di subire violenze o che siano lesi i suoi interessi si deve negare la restituzione, ma le Corti rumene, in deroga al principio di sussidiarietà, hanno comunque deciso di dare esecuzione all'ordine di rimpatrio, malgrado queste comprovate violenze.
Oneri dei giudici. Il principio di fiducia reciproca, sancito da Bruxelles II bis, deve essere interpretato anche nel senso che il minore deve confidare nella tutela della sua incolumità e dei suoi interessi supremi da parte dello Stato: anche questo è stato derogato dalle Corti rumene. Si ricordi che un principio base del diritto comunitario impone ai giudici di disapplicare tutte quelle norme che violino i diritti fondamentali, ma le Corti rumene lo hanno ignorato, scaricando la responsabilità della tutela dei minori sulle autorità italiane qualora fossero state informate su nuovi abusi. La Romania è quindi venuta meno ai suoi doveri positivi e negativi di cura e protezione ex art. 8 Cedu (queste violazioni hanno assorbito anche quelle ex art. 3 sul divieto di trattamenti inumani o degradanti come quelli subiti da questi bambini).